«Aiutami a fare da me». Provate a rendere vostro/a figlio/a capace di fare da solo/a, sempre tenendo conto della sua età e dei suoi ritmi, cercando di non sostituirvi a lui/lei per ogni cosa: le posate… fategliele usare! Insegnateli a versare l’acqua da un piccolo contenitore nel bicchiere, a piegare tovaglia e tovaglioli; insegnateli ad usare il bagno da solo, a lavarsi le mani e il viso, a spogliarsi e a vestirsi con calma. «Dobbiamo allacciare la giacca? bene, io inserisco la cerniera nel cursore e tu la tiri su».

Coinvolgetelo/a nelle piccole faccende quotidiane: proponete di preparare tavola per tutti o di mettere in ordine i suoi giochi! Apparecchiare la tavola sviluppa la capacità di contare: «siamo in tre, servono 3 piatti». Mettere in ordine i suoi giochi lo aiuterà a mettere ordine nei compiti di scuola!

Lasciatelo/a libero/a di prendere iniziativa, di provare e di sbagliare: errare è umano, date tempo al vostro bambino/a di correggere i suoi comportamenti! Se sceglie un gioco difficile da fare, aiutatelo solo quando è lui/lei a chiedere aiuto ma lasciate che sia sempre lui/lei a gestire il lavoro.

Ricordategli sempre che fare degli errori è normale e da questi si può sempre imparare: NESSUNO è PERFETTO

Se nel mentre si versano l’acqua ne rovesciano un po’ sulla tovaglia, NON dite che non sanno versarsi l’acqua da soli, mostrategli dove hanno sbagliato e fateli riprovare! Fategli sentire che siete contenti che ci hanno provato!

Se nel mentre si versano l’acqua ne rovesciano un po’ sulla tovaglia, NON dite che non sanno versarsi l’acqua da soli, mostrategli dove hanno sbagliato e fateli riprovare! Fategli sentire che siete contenti che ci hanno provato! Si può proporre il libro (dai 3 anni) «Nenè con l’acqua fa da sè» La storia di un bambino che non ha paura di sbagliare e ci prova sempre, autonomo e curioso: sa che solo attraverso gli errori si cresce e si scoprono nuove cose!

I bambini per imparare ad essere prudenti, a coordinare i loro movimenti… hanno bisogno di cadere, di sporcarsi, di fare nuove esperienze! Quindi perché no… anche di cadere, sbucciarsi un ginocchio, sporcarsi di fango, salire al contrario uno scivolo: sono tutte esperienze. Se un bambino se la sente di risalire al contrario uno scivolo da solo lasciatelo provare, l’importante è che sappia che voi sarete sempre lì a prenderlo se dovesse cadere! Dategli consigli utili su come evitare i pericoli, quelli veri: «Metti le mani davanti alla faccia se cadi», «quando scendi le scale, fai attenzione e guarda dove metti i piedi».

Il bambino deve imparare a riconoscere i suoi bisogni; l’adulto deve saper concedere spazio e tempo ai bambini, senza obbligarli a fare alcune azioni (es. «fai ciao!», «sorridi», «andiamo a leggere», «gioca con questo»).

Quando raggiunge degli obiettivi, diteglielo, sottolineate il suo impegno e il fatto che è riuscito a farcela anche da solo/a!